Regione: Lombardia
Partenza: Valmadrera (Lecco), località Belvedere, 320 m
Arrivo: croce del Monte Cornizzolo, 1241 m
Dislivello totale: 1040 metri
Tempo previsto: 2 ore e 30
Difficoltà: per escursionisti allenati, bambini nello zainetto, bambini/ragazzini molto abituati a camminare. Il sentiero non è pericoloso ma in salita
Oggi vi racconto una passeggiata impegnativa (per la lunghezza e la salita che a volte è piuttosto ripida) ma assolutamente da aggiungere alla lista delle "cose da fare" per poter apprezzare una bellissima vista panoramica sulle nostre montagne del lecchese e fino alla Brianza e oltre (nelle giornate di sole senza foschia si può vedere fino a Milano). Il sentiero è ben segnato e percorribile, non presenta tratti esposti o particolarmente difficoltosi se non per la salita che comporta un dislivello complessivo di cammino di oltre 1000 metri....ma ne vale davvero la pena.
Consiglio questa gita a genitori con spiccata voglia di camminare, a bambini in età da zainetto (sulle spalle di genitori che ovviamente abbiamo voglia ma soprattutto siano preparati per "sopportarne" il peso) oppure a bambini/ragazzini già abbastanza grandi e abituati a camminare perché il percorso è lungo e necessita un minimo di allenamento...
Bando alle ciance....iniziamo! La partenza è da Valmadrera e la prima parte del percorso è quella che porta alla piana di San Tomaso di cui ho già fatto un post (se vuoi leggere il post http://mamauntain.blogspot.it/2015/02/piana-di-san-tomaso.html).
Lasciate la macchina in località Belvedere (320 m) oppure a Valmadrera vicino alla chiesa (vi rimando al post se volete delle indicazioni precise!). Una volta che avete raggiunto la piana di San Tomaso (580 m), dovete proseguire e andare verso il rifugio (quindi lasciate perdere la chiesina e il pratone che vedete alla vostra sinistra....e proseguire dritto verso il gruppo di case di fronte a voi). Qui, tra le altre, troverete le indicazioni per il monte Cornizzolo: questa è la direzione che dovete seguire, in particolare dovete scegliere il sentiero numero 1 (Bevesco, Corno Birone, Cornizzolo). Vedrete comunque che durante il cammino troverete più volte le indicazioni, quindi è impossibile perdersi! Continuate in questa direzione quasi in piano, attraversando i prati, dopodichè vi accorgerete che il sentiero inizia a salire (nel nostro caso, a questo punto, Cate già dormiva a peso morto sulle spalle del papà: povero lui!). Proseguite sempre dritto e arrivate a un bivio (630 m): prendete il sentiero a destra, indicato sempre con il numero 1 (e sempre Bevesco, Corno Birone, Cornizzolo) e arriverete dopo circa mezz'oretta di salita piuttosto ripida al Fontanino del Tufo (772 m): qui potrete dissetarvi e bere un pò di freschissima acqua di montagna, come abbiamo fatto noi per ritemprarci e riprendere le forze...
Da qui il sentiero procede con una salita abbastanza ripida nel bosco, tra gli alberi, ma a tornanti: in questo modo risulta più piacevole e dolce. Nel nostro caso non c'era nessuno: solo noi e i rumori del bosco, le foglie, i fruscii, lo scorrere dell'acqua...ecco, nonostante la fatica tutto concorreva a farmi provare una sensazione di puro benessere. Continuate a camminare e raggiungerete un bivio: seguite a sinistra sempre il sentiero 1 e l'indicazione per Sasso Malascarpa facile (il percorso a destra segna Sasso Malascarpa impegnativo, ovviamente è più complesso ma più rapido e veloce...se volete provare...). Continuate a camminare in salita e a poco a poco vi accorgerete che state uscendo dal bosco e vi ritroverete all'aperto: potrete apprezzare alle vostre spalle la vista verso Lecco, in basso, ma soprattutto sui monti Resegone, Due Mani e le Grigne. Intanto inizierete a vedere che dalla parte opposta, di fronte a voi, la vista si apre sulla Brianza e sui laghi di Pusiano e Annone. Ormai la salita è quasi finita, manca solo un ultimo strappo nel prato, a zig zag, che vi porterà fino alla bocchetta di San Miro a 1181 metri di altezza (da San Tomaso a San miro impiegherete circa un'oretta).
A questo punto non vi resta che "scollinare" e scendere nel bosco di faggi che troverete di fronte a voi. Vi troverete automaticamente su una strada sterrata, andate a sinistra e percorretela, in leggera discesa, fino al rifugio S.E.C. Marisa Consiglieri (1050 m).
E potevamo noi decidere di fermarci subito?? Ovvio che no! Abbiamo infatti proseguito e raggiunto la croce del monte Cornizzolo (1241 m), esattamente di fronte a noi. Il sentiero che porta dal rifugio alla croce sale velocemente nel prato: impiegherete circa un quarto d'ora. Dalla cima la vista è davvero a 360 gradi: si vede apertamente la Brianza, i laghi e ci si perde nel l'orizzonte fino a Milano, mentre se spostate lo sguardo a sinistra potrete scorgere il lago di Pescate e Garlate (che fuoriescono dal lago di Lecco).
Noi ci siamo fermati alla croce solo il tempo necessario per fare qualche foto, non abbiamo nemmeno tolto Cate (ormai sveglia e affamata!) dallo zainetto perché il luogo non è adatto ai bimbi: la croce infatti si trova proprio sul "cucuzzolo" della montagna e tutto intorno il terreno è molto ripido. Quindi, dopo le foto, siamo ridiscesi rapidamente verso il rifugio, ci siamo posizionati nel bel prato verde tutt'intorno e abbiamo allestito il nostro pic nic! L'aria era frizzantina ma molto piacevole, appena calava il vento ci pensava il sole a scaldarci. Al rifugio abbiamo solo preso qualcosa da bere (di sabato la cucina è chiusa, fanno solo servizio panini imbottiti, bevande e caffè! Se volete pranzare abbondantemente con tanto di polenta dovete venire di domenica!). Devo dire che comunque con queste belle giornate primaverili io apprezzo di più il pic nic...ma queste sono preferenze personali!! Ci siamo ben rilassati e abbiamo lasciato che Cate giocasse e corresse libera nel prato senza scarpe: un vero spasso!
Bilancio della giornata (nonostante la fatica) super positivo, assolutamente da rifare!!! Niente da aggiungere!!!
Oggi vi racconto una passeggiata impegnativa (per la lunghezza e la salita che a volte è piuttosto ripida) ma assolutamente da aggiungere alla lista delle "cose da fare" per poter apprezzare una bellissima vista panoramica sulle nostre montagne del lecchese e fino alla Brianza e oltre (nelle giornate di sole senza foschia si può vedere fino a Milano). Il sentiero è ben segnato e percorribile, non presenta tratti esposti o particolarmente difficoltosi se non per la salita che comporta un dislivello complessivo di cammino di oltre 1000 metri....ma ne vale davvero la pena.
Consiglio questa gita a genitori con spiccata voglia di camminare, a bambini in età da zainetto (sulle spalle di genitori che ovviamente abbiamo voglia ma soprattutto siano preparati per "sopportarne" il peso) oppure a bambini/ragazzini già abbastanza grandi e abituati a camminare perché il percorso è lungo e necessita un minimo di allenamento...
Bando alle ciance....iniziamo! La partenza è da Valmadrera e la prima parte del percorso è quella che porta alla piana di San Tomaso di cui ho già fatto un post (se vuoi leggere il post http://mamauntain.blogspot.it/2015/02/piana-di-san-tomaso.html).
Lasciate la macchina in località Belvedere (320 m) oppure a Valmadrera vicino alla chiesa (vi rimando al post se volete delle indicazioni precise!). Una volta che avete raggiunto la piana di San Tomaso (580 m), dovete proseguire e andare verso il rifugio (quindi lasciate perdere la chiesina e il pratone che vedete alla vostra sinistra....e proseguire dritto verso il gruppo di case di fronte a voi). Qui, tra le altre, troverete le indicazioni per il monte Cornizzolo: questa è la direzione che dovete seguire, in particolare dovete scegliere il sentiero numero 1 (Bevesco, Corno Birone, Cornizzolo). Vedrete comunque che durante il cammino troverete più volte le indicazioni, quindi è impossibile perdersi! Continuate in questa direzione quasi in piano, attraversando i prati, dopodichè vi accorgerete che il sentiero inizia a salire (nel nostro caso, a questo punto, Cate già dormiva a peso morto sulle spalle del papà: povero lui!). Proseguite sempre dritto e arrivate a un bivio (630 m): prendete il sentiero a destra, indicato sempre con il numero 1 (e sempre Bevesco, Corno Birone, Cornizzolo) e arriverete dopo circa mezz'oretta di salita piuttosto ripida al Fontanino del Tufo (772 m): qui potrete dissetarvi e bere un pò di freschissima acqua di montagna, come abbiamo fatto noi per ritemprarci e riprendere le forze...
Da qui il sentiero procede con una salita abbastanza ripida nel bosco, tra gli alberi, ma a tornanti: in questo modo risulta più piacevole e dolce. Nel nostro caso non c'era nessuno: solo noi e i rumori del bosco, le foglie, i fruscii, lo scorrere dell'acqua...ecco, nonostante la fatica tutto concorreva a farmi provare una sensazione di puro benessere. Continuate a camminare e raggiungerete un bivio: seguite a sinistra sempre il sentiero 1 e l'indicazione per Sasso Malascarpa facile (il percorso a destra segna Sasso Malascarpa impegnativo, ovviamente è più complesso ma più rapido e veloce...se volete provare...). Continuate a camminare in salita e a poco a poco vi accorgerete che state uscendo dal bosco e vi ritroverete all'aperto: potrete apprezzare alle vostre spalle la vista verso Lecco, in basso, ma soprattutto sui monti Resegone, Due Mani e le Grigne. Intanto inizierete a vedere che dalla parte opposta, di fronte a voi, la vista si apre sulla Brianza e sui laghi di Pusiano e Annone. Ormai la salita è quasi finita, manca solo un ultimo strappo nel prato, a zig zag, che vi porterà fino alla bocchetta di San Miro a 1181 metri di altezza (da San Tomaso a San miro impiegherete circa un'oretta).
A questo punto non vi resta che "scollinare" e scendere nel bosco di faggi che troverete di fronte a voi. Vi troverete automaticamente su una strada sterrata, andate a sinistra e percorretela, in leggera discesa, fino al rifugio S.E.C. Marisa Consiglieri (1050 m).
E potevamo noi decidere di fermarci subito?? Ovvio che no! Abbiamo infatti proseguito e raggiunto la croce del monte Cornizzolo (1241 m), esattamente di fronte a noi. Il sentiero che porta dal rifugio alla croce sale velocemente nel prato: impiegherete circa un quarto d'ora. Dalla cima la vista è davvero a 360 gradi: si vede apertamente la Brianza, i laghi e ci si perde nel l'orizzonte fino a Milano, mentre se spostate lo sguardo a sinistra potrete scorgere il lago di Pescate e Garlate (che fuoriescono dal lago di Lecco).
Noi ci siamo fermati alla croce solo il tempo necessario per fare qualche foto, non abbiamo nemmeno tolto Cate (ormai sveglia e affamata!) dallo zainetto perché il luogo non è adatto ai bimbi: la croce infatti si trova proprio sul "cucuzzolo" della montagna e tutto intorno il terreno è molto ripido. Quindi, dopo le foto, siamo ridiscesi rapidamente verso il rifugio, ci siamo posizionati nel bel prato verde tutt'intorno e abbiamo allestito il nostro pic nic! L'aria era frizzantina ma molto piacevole, appena calava il vento ci pensava il sole a scaldarci. Al rifugio abbiamo solo preso qualcosa da bere (di sabato la cucina è chiusa, fanno solo servizio panini imbottiti, bevande e caffè! Se volete pranzare abbondantemente con tanto di polenta dovete venire di domenica!). Devo dire che comunque con queste belle giornate primaverili io apprezzo di più il pic nic...ma queste sono preferenze personali!! Ci siamo ben rilassati e abbiamo lasciato che Cate giocasse e corresse libera nel prato senza scarpe: un vero spasso!
Bilancio della giornata (nonostante la fatica) super positivo, assolutamente da rifare!!! Niente da aggiungere!!!
Nessun commento:
Posta un commento